Ranxerox il "coatto" che si fa di vinavil (allora ancora Rank Xerox) è un robot assemblato con pezzi di scarto presi da una fotocopiatrice da uno studelinquente della Roma del futuro (rispetto ai nostri giorni le storie del personaggio sono ormai ambientate nel passato).
Ranx si muove in una Roma multilivello decadente e cialtrona, ma brulicante di vita e passioni, inizialmente legata a una propria specificità, per divenire poi, nelle storie più tarde, metafora di tutte le città che verranno e che ci attendono nel futuro.
Il personaggio vive storie cariche di una gratuita violenza iperrealistica, scritte con un linguaggio immaginifico e ricco d'inventiva, e non meno violento. L'effetto che si ottiene è di raffinata caricaturalità, che sfocia in una rappresentazione del grottesco che mette spietatamente a nudo ipocrisie e perbenismi. Tamburini imbeve letteralmente le avventure di Ranx di riferimenti interni ed esterni al genere (per fare giusto un esempio: il Ballard di Crash, chiaramente riflesso nella storia Buon compleanno, Lubna), che rielabora con la propria sensibilità ed inserisce nel tessuto narrativo delle storie, nella lirica della violenza che seppe evocare con la sua scrittura.
Liberatore, una volta assunto in prima persona il compito della realizzazione grafica del personaggio, attuò con il suo disegno giustamente definito "michelangiolesco" un'evoluzione che, se sottrasse un'aderenza più immediata al modello "ruspante" degli esordi ed alla sua specificità romana, si tradusse in una rappresentazione più compiuta sul piano generale - e più particolareggiata - del futuro immaginato da Tamburini, futuro che agli abitanti della Roma odierna pare farsi sempre più vicino, reale e incombente.